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Prima Volta Nella Storia: Petrolio a Prezzo Negativo. Perché?

Immagine del redattore: Federico Luigi VivianiFederico Luigi Viviani

C’è una prima volta per tutto. Si, forse è vero, ma in campo finanziario le “prime volte” sono sempre in qualche modo particolarmente affascinanti.

È il caso del petrolio che, per la prima volta nella storia, il 20 Aprile 2020 ha scambiato a prezzi negativi. Questo è potuto accadere perché c’era chi era disposto a pagare di tasca propria pur di non vedersi recapitare i barili opzionati. Una precisazione è d’obbligo: il petrolio in quanto tale, ovviamente, non aveva un prezzo negativo, ma ad averlo era un future (un tipo di strumento derivato) che come sottostante presentava il petrolio greggio stesso. Ecco questo contratto di lì a poco sarebbe giunto alla sua naturale scadenza ed una volta scaduto, chi avesse precedentemente acquistato un contratto, si sarebbe visto recapitare i barili di petrolio precedentemente opzionati.


Questo però come è potuto accadere? Stante quanto appena descritto, bisogna considerare che la produzione di greggio sia relativamente inelastica (la produzione, per ovvie ragioni, non può essere aggiustata in una manciata di minuti) e la domanda dal canto suo, visto il protrarsi delle misure di fermo quasi totale causa pandemia Covid-19, è crollata vertiginosamente, avendo come risultato un aumento spropositato dell’immagazzinamento di barili di petrolio. Ecco che con i magazzini pieni fino all’orlo c’era chi era addirittura era disposto a pagare pur di non vedersi recapitati i barili in questione.

Tanto per dare un’idea di ciò che sta accadendo, il magazzino di Cushing, in Oklahoma, che funge da punto di consegna per i future in scadenza del riferimento statunitense, aveva al suo interno un ammontare di circa 60 milioni di barili, con una capacità massima di 90 milioni. Con il tasso di incremento delle scorte di Cushing (circa 16 milioni di barili a settimana nelle ultime 3 settimane) gli analisti sono convinti che potrebbe raggiungere la sua piena capacità entro il mese di Maggio.

Come se non bastasse, 20 petroliere provenienti dall’Arabia Saudita dovrebbero attraccare nei porti statunitensi della Lousiana e del Texas verso la fine di Maggio per scaricare altri 40 milioni di barili di greggio, secondo fonti che lo hanno riferito al Wall Street Journal.


Se si mettono insieme una forte speculazione ad un problema di stoccaggio, ecco che nasce la “prima volta” del petrolio scambiato in negativo.

Federico Luigi Viviani

FLV CONSULTING











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Disclaimer: il precedente articolo non è un sollecito ad acquistare alcuno strumento finanziario.

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